Questo articolo è la traduzione integrale dell’articolo originale di Lara Briden, con la gentile concessione dell’autrice.

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) non può essere diagnosticata con gli ultrasuoni (ecografia, N.d.T.) perché le ovaie policistiche non sono cisti. Sono follicoli o uova, che sono normali per l’ovaio.

È normale per tutte le donne avere talvolta un numero maggiore di follicoli (ingrossati, Nd.T.). È normale che le giovani donne abbiano sempre un numero maggiore di follicoli perché le giovani donne hanno più uova. Ecco perché la PCOS non può essere diagnosticata con gli ultrasuoni. Allo stesso tempo, la PCOS non può essere esclusa dall’ecografia perché è possibile avere ovaie dall’aspetto normale in ecografia e avere comunque il problema ormonale PCOS.

Il problema della sovra diagnosi della PCOS è esplorato in un nuovo articolo del British Medical Journal chiamato Driven by good intentions: why widening the diagnostic criteria for polycystic ovary syndrome may be harming women.

Nell’articolo, gli autori spiegano perché etichettare le donne con una diagnosi inutile di PCOS può avere conseguenze dannose per tutta la vita. Gli autori osservano anche che ad alcune donne con amenorrea ipotalamica (denutrizione) viene erroneamente detto che hanno la PCOS e che, inoltre, la PCOS può essere temporanea in alcuni casi. In altre parole, la PCOS può essere risolta.

Due situazioni in cui la PCOS è temporanea

Adolescenti

Ovaie policistiche, cicli irregolari, androgeni elevati (ormoni maschili) e anche una lieve resistenza all’insulina sono tutti normali e sani durante la pubertà. Ecco perché ora gli esperti raccomandano che la PCOS non venga diagnosticata fino ad almeno tre anni dopo l’inizio delle mestruazioni (link allo studio scientifico, N.d.T.).

👉Consiglio: Il dolore non è un sintomo della PCOS; quindi, se il dolore è il tuo sintomo principale, c’è qualcos’altro sotto.

Post-pillola

La PCOS post-pillola è uno stato temporaneo di eccesso di androgeni quando si smette la pillola. Succede per diverse ragioni:

  • Smettere un farmaco contraccettivo che sopprime gli androgeni come il drospirenone (es. Yasmin) può causare un aumento temporaneo degli androgeni, che può portare a una diagnosi di PCOS. Con il tempo, la PCOS post-pillola di solito si risolve. Leggi 4 tipi di PCOS e Come prevenire e trattare l’acne post-pillola (quest’ultimo link va all’articolo in inglese, N.d.T.).
  • Gli ormoni contraccettivi possono causare o peggiorare la resistenza all’insulina e sono uno dei principali responsabili della classica PCOS da insulino-resistenza.
  • Gli anticoncezionali ormonali interrompono il normale funzionamento dell’asse HPO (ipotalamo-ipofisi-ovaio), il che può rendere difficile riprendere l’ovulazione una volta interrotta la pillola.

Potresti pensare: “ma sicuramente non mi sarebbe stata data una diagnosi di PCOS se fosse solo una situazione temporanea post-pillola?” Sfortunatamente, sì, potrebbe essere così.

 

Fonte originale: https://larabriden.com/you-might-not-have-pcos/

 

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Lara Briden

 

Chi è l’autrice: Lara Briden è medico naturopata e autrice bestseller dei libri Period Repair Manual e Hormone Repair Manual – guide pratiche al trattamento dei problemi mestruali con la nutrizione, gli integratori e gli ormoni bioidentici.

Lara ha un solido background scientifico, fa parte di diversi comitati consultivi ed è l’autrice principale di un articolo del 2020 pubblicato in una rivista medica peer-reviewed.

Ha più di 20 anni di esperienza nella salute delle donne e attualmente ha il suo studio di consulenza a Christchurch, in Nuova Zelanda. Puoi leggere la sua bio completa a https://larabriden.com/about/

(Photo by  Kate Christie and licensed under Creative Commons Attribution 4.0 International License.)

 

 

Chi è la traduttrice: Anna M. Buzzoni, fondatrice di Studio Medulla a Berlino, ricercatrice in ciclicità comparata e interdisciplinare, ha teorizzato una matrice comune a tutti i cicli. Insegnante certificata in metodo sintotermico Sensiplan (NFP Germania), consulente in salute e nutrizione, laurea come traduttrice/interprete e master in innovazione.