- Imbolc e Candelora sono feste che si celebrano a inizio febbraio.
- Tre dei loro significati principali sono: lento risveglio, purificazione e creatività.
- Lo studio della ciclicità – che siano le stagioni o le 24 ore – ha molto da insegnarci sulla salute del ciclo mestruale. Il mio prossimo libro parlerà di questo.
I significati di Imbolc e Candelora
Imbolc e Candelora sono feste di inizio febbraio che celebrano il lento passaggio dall’inverno alla primavera.
Imbolc fa parte del calendario agricolo dei celti, e diverse tradizioni spirituali – ad esempio, Wicca – lo utilizzano come percorso spirituale (chiamato Ruota dell’Anno). Candelora fu istituita dalla Chiesa cattolica per contrastate un rito pagano duro a morire, ma i suoi simboli sono simili a quelli di Imbolc.
I significati di Imbolc e Candelora li possiamo utilizzare in tanti modi. Uno dei più comuni è di usarli come guida spirituale. Ma sarebbe un peccato se ci fermassimo qui. Chi vuole riconnettersi al proprio corpo, alla Madre Terra, alla ciclicità e al ciclo mestruale può utilizzare i loro simboli e riti nel proprio percorso quotidiano.
Uno dei significati principali di questo periodo è di lento risveglio dopo la fase del grande sonno. È passato più di un mese dal solstizio invernale, e la luce è tornata a crescere già da Natale, ma è solo ora che le giornate iniziano ad essere visibilmente più lunghe. Ecco perché i riti di Imbolc e Candelora prevedono il fuoco: candele e falò.
Il secondo significato fondamentale è quello di purificazione e guarigione. Un terzo significato è quello di creatività sacra.
La Matrice Ciclica: tutti i cicli ci parlano di salute del ciclo mestruale
Ai popoli antichi mancava il microscopio, ma erano esperti osservatori e conoscitori della Natura. Molte cose che noi abbiamo riscoperto nel XX secolo, loro le sapevano già.
La ricerca sulla matrice sottostante a tutti i cicli, che porto avanti con Medulla (e che tra poche settimane prenderà la forma definitiva di un manoscritto) serve a trasferire conoscenze utili da un ciclo all’altro per eliminare i disturbi mestruali e l’emergenza ambientale. Qui proverò a spiegare come possiamo usare Imbolc e Candelora per comprendere, curare e cavalcare le energie del ciclo mestruale.
In particolar modo, i simboli e i riti di queste feste ci possono insegnare molto su come vivere il passaggio tra la fine delle mestruazioni e l’inizio della fase Estro (detta anche proliferativa o follicolare). Diciamo che, in un ciclo di 28 giorni, Imbolc/Candelora rappresenta i giorni 2-3 del ciclo mestruale, quando il sangue sta ancora fluendo, e una nuova partita di uova sta per svegliarsi.
Per rendere tutto ancora più chiaro e familiare, prenderò parte degli esempi e delle corrispondenze dal ciclo delle 24 ore, il ciclo circadiano. Secondo la mia ricerca infatti tutti i cicli sono uguali, e quello che ti succede durante una giornata è quello che ti succede in un mese, se hai il ciclo mestruale. Ci sto scrivendo un libro per parlartene con calma e per bene, e ho quasi finito di scriverlo. Stay tuned e intanto continua a leggere.
Il lento risveglio dopo il grande sonno
Imbolc ci insegna che il risveglio dopo un lungo sonno è lento ed è sottotraccia. La lattazione delle pecore (uno dei significati della parola Imbolc o Oilmelc) era provvidenziale, ora che le provviste invernali cominciavano a scarseggiare. Il latte per era una fonte salvifica di proteine, ma allo stesso tempo non era abbondante, perché gli agnelli avevano la precedenza.
Anche la flora si risveglia timidamente con i primi fiori – i bucaneve – e le gemme degli alberi sono visibili sui rami, ma appena abbozzate. La luce solare è tornata a crescere, senza dubbio, ma le giornate sono ancora corte.
In poche parole, c’è sicuramente un incremento, ma è appena abbozzato, fragile, e sarebbe molto pericoloso abusarne.
Consigli medullari per il quotidiano
La scienza che studia come il tempo incide sulla vita (chiamata cronobiologia), ci dice che quello che facciamo appena svegli incide sulla qualità della nostra giornata e sulla salute a lungo termine. Dà l’imprinting alla giornata, e siccome una vita è fatta di giornate, ecco che la routine del risveglio può avere ripercussioni anche sulla salute a lungo termine.
C’è chi accende il telefono, controlla social e e-mail, e pensa a tutt’altro mentre si lava e si veste, un attimo prima di correre al lavoro. Lo facciamo tuttə, l’ho fatto anche io. Sul momento non mi sembra nemmeno così deleterio. Poi però torno alla mia routine, questa qui sotto, e ohmioddio, la differenza c’è e si sente di brutto!
Una maniera sana di iniziare la propria giornata, basata sulla scienza moderna e radicata nella sapienza antica (ispirata a Imbolc, alla natura e alle discipline orientali) assomiglia a una cosa di questo tipo. Prontə?
Resto a letto dieci minuti, a contemplare il respiro e il corpo. Mi alzo muovendomi con morbidezza, scaldo i muscoli con lentezza, penetrando nel corpo con piacere e attenzione. Non accendo telefono o TV, e parlo senza alzare la voce e respirando con calma. Mi lavo e a volta mangio, prestando attenzione ai piccoli gesti che faccio, senza far correre la mente alle faccende che mi aspettano. Non adesso, non ancora. Esiste una zona di passaggio, che sia mezz’ora, che sia un’ora, in cui non essere né svegli né addormentati.
Abitare gli spazi liminali è uno degli esercizi spirituali più potenti che io conosca, e ha molto a che vedere con la salute mestruale, lo smantellare patriarcato (che ama le categorie e le cose nette) e l’emergenza ambientale (nata dalla iper-razionalizzazione e dal culto della mente e del pensiero a discapito del corpo, della materia e dei suoi ritmi).
Consigli medullari per il ciclo mestruale
In maniera simile, i giorni 2-3 del ciclo mestruale sono caratterizzati da un lento risveglio degli ovuli primordiali, e da un lento risalire dell’estrogeno. L’estrogeno agisce su corpo e cervello come un fertilizzante: ci rende esuberanti e succosə come virgulti. Ma non ancora, non adesso. Adesso è ancora la Fase 1 del ciclo (siamo ancora in Mestruo), e nonostante dentro di noi sentiamo già il venticello nuovo, una luce che si accende e che prende forza, non dobbiamo affrettarci e fiondarci in pista. Tutta la Fase 1 (di qualsiasi ciclo) è da vivere sottotraccia il più possibile.
Imbolc ci insegna che presto arriverà il tempo di ripartire sul serio, ma che prima di tutto dobbiamo carburare con lentezza, e che questo spazio-tempo è sacro e funzionale. Se non viene rispettato, tutto il ciclo ne risente, e potranno svilupparsi frizioni, disturbi e squilibri più o meno antipatici.
A proposito di lentezza, il 27 febbraio si celebra la giornata mondiale della lentezza, ma io cerco di festeggiare tutte le mattine, tutte le fasi mestruali, e tutti gli inverni. Da quando lo faccio non soffro più di sonnolenza primaverile. D’altronde, se non dormi la notte alla mattina ti senti una merda. Se d’inverno non fai il letargo, è chiaro che in primavera ti senti una merda. No? La ciclicità è la via, trust me.
Purificazione e guarigione – la dea Brigid dei celti e la dea Februa dei romani
Nell’antica Roma si celebrava la Dea Februa, e februare significa appunto purificare. L’idea di una purificazione rituale è viva in molte tradizioni pagane europee, e la dea Brigid ne è un esempio. Nei celti era la dea protettrice dei medici e dei guaritori. La parola medicina ha la stessa radice della parola mestruale, e ambedue significano “la capacità di valutare, di giudicare la realtà”.
Questo ci insegna che questo è uno spazio-tempo sacro e funzionale alla salute a lungo termine. In questo periodo dell’anno è buona prassi mangiare leggero (il superfritto di Carnevale sembra proprio l’eccezione che conferma la regola).
Consigli medullari per il quotidiano
In maniera simile, alla mattina presto sarebbe meglio non mangiare, se hai cenato. Questo per permettere all’intestino una pausa di 14-16 ore, la quale da sola potrebbe garantirti una vita lunga quanto quella di Matusalemme. Questa lunga pausa permette al corpo di purificarsi profondamente (Yoshinori Ohsumi ha vinto il Nobel nel 2016) e contrasta in maniera estremamente efficace ogni tipo di malattia, anche la stupidità! Dalla salute dell’intestino dipende in parte la nostra intelligenza emotiva, e dall’intelligenza emotiva dipende in parte quella logico-razionale.
Il bellissimo libro del super esperto Tim Spector, Il Mito della Dieta (Bollati Boringhieri), smonta pezzo per pezzo il mito duro a morire che la colazione sia il pasto più importante della giornata. Tuttavia, Spector la fa sempre e dice chiaro e tondo che dipende da cosa ti senti di fare tu: se per te la colazione è fondamentale falla, ma cerca di cenare prima delle 19 (ti vedo che ridi, in realtà è una figata).
Consigli medullari per il ciclo mestruale
Nei giorni 2-3 circa sarebbe meglio mangiare leggero, per assecondare il lavoro di purificazione profonda che sta facendo il tuo corpo. Nel libro ti parlerò della funzione depurativa delle mestruazioni, e del perché ne hanno parlato anche in una relazione parlamentare sull’inquinamento delle falde acquifere in Veneto.
Inoltre, la fase Progesto (la premestruale o luteale) è caratterizzata da un aumento fisiologico del metabolismo, e dunque della fame. Allo stesso tempo, è caratterizzata da un rallentamento intestinale, grazie all’amico progesterone che è un rilassante. Insomma, mangio di più e cago di meno, in pratica. Nella fase Mestruo l’intestino non è più rallentato, e le contrazioni dell’utero lo massaggiano, favorendo così la sua evacuazione. E cosa c’è di più purificante di una bella cacca?
Per assecondare e accompagnare con amicizia e simpatia il nostro corpo è una buona idea mangiare leggero per un paio di giorni circa. Ricorda comunque: ascoltati e fai quello di cui hai bisogno. Non lasciarti mai ingabbiare da regimi di destra o di sinistra, nemmeno quelli medullari!
Creatività sacra – Brigid, la poesia e la metallurgia come medicina magica
Nel libro che sto scrivendo parlo molto di come la Fase 1 di ogni ciclo sia la sede della magia, ovvero di quel momento o luogo dove i confini sfumano e tutto si fonde, ovvero diventa possibile.
Non è dunque un caso, per me, se gli antichi celti hanno identificato in un unico simbolo, la dea Brigid, la fucina del fabbro, il potere della guarigione e la poesia. Tutti e tre questi ambiti simboleggiavano un aspetto del magico e del sacro.
Per i celti la poesia – la parola in musica – era sacra e magica, e collegava con un filo il passato, il presente e il futuro. Era tessitrice di realtà, profezia e memoria ancestrale. La figura del fabbro e la metallurgia avevano caratteristiche divine. Questa concezione sacra di un mestiere che a noi oggi può sembrare prosaico, volgare, associato alla fabbrica e allo sporco, è un buon promemoria di quanto invece la nostra capacità di plasmare la realtà e la materia sia una responsabilità sacra.
Non possiamo più permetterci di calpestare la Terra sentendoci allo stesso tempo padroni incontrastati, e dall’altro deresponsabilizzati e confinati al nostro breve tempo concesso alla nostra identità. In altre parole, le nostre azioni, le nostre parole e le nostre idee lasciano impronte ben più a lungo del nostro arco di vita. Una volta riconosciuto e accettato questo potere, è facile vedere come possiamo riportare il sacro nella quotidianità.
Questo ci insegna anche qualcosa di importante per la salute mestruale: non possiamo pensare ci affrontare i crampi mestruali prendendo magnesio nei 3-4 giorni di mestruazione. La ciclicità ci insegna che è tutto connesso e collegato, anche se apparentemente distante nello spazio-tempo. Ogni piccolo gesto può avere un grande peso e innescare una catena virtuosa. Questa fase dell’anno ci ricorda che ogni ciclo, e dunque anche il ciclo mestruale, resta in salute se la sua Fase 1 è rispettata, onorata e lasciata libera di essere.
Adesso scusa ma devo andare a farmi una lenta camminata al sole, prima che tramonti.
Se mi scrivi un commento mi fai felice.
– Anna
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Super super interessantissima la storia di Imbolc /Candelora è della ciclicità! I tuoi consigli sono sempre preziosi! Non vedo l’ora di leggere il tuo libro per saperne di più!
Grazie Laura!
Ogni volta che inizio a leggere uno dei tuoi racconti non riesco più a smettere questa cosa del siamo tutti Uno e che siamo interconnessi mi affascina parecchio! Interessante capire che la vita è ancora ciclica e che l’essere umano come al solito non ha capito niente e ci sputa sopra. Sarebbe bello insegnare tutto questo alla nuova generazione e creare una NUOVA CONSAPEVOLEZZA. Ps. Gli antichi avevano già capito tutto, come siamo arrivati fino a qui? Solo per soldi, dei pezzi di carta, il nuovo dio denaro?
Che bello, allora divorerai il libro, spero! C’è anche un intero capitolo dedicato alla domanda “come siamo arrivati fino a qui?”, a cui ho provato a rispondere usando come metro di analisi il modello circolare che chiamo Matrice. A presto 😉
Cara Anna, grazie. Ho letto con piacere ed interesse e il tuo modo di rivolgerti a “me” a chi ti legge è leggero ed efficace.
Sono con te in questa ricerca della matrice ciclica Nel senso che l’ho intrapresa iniziando da qualche tempo ad ascoltarla in me e in natura.
Sono molto felice di averti ‘incontrata’ e ti ringrazio per quello che ci offri come sapere, guida… Non ho fatto in tempo a venire alla presentazione del tuo libro…avrei voluto conoscerti. Il libro lo leggerò.
Buon risveglio lento!
Nicoletta
Cara Nicoletta, grazie per le tue parole ma soprattutto per la fiducia! C’è un secondo incontro a Berlino, questo mercoledì ore 18:30-20:00 presso SUSI Frauenzentrum, Bayerischer Platz 9. Spero tanto di conoscerti presto!! Anna
Ciao, è molto interessante complimenti, posso chiederti qualcosa per me che non ho capito se sto andando in menopausa grazie
Grazie Flora! Qual è la tua domanda?
Grande visione d insieme, basata su consapevolezza profonda e saggezza. Grazie per questi articoli
Mi fa molto piacere e ti ringrazio, Silvia!
Avvincente, così come lo sono le storie dei Miti che ci racconti. Da sempre il Mito infatti si basa sull’esperienza e la cosa affascinante è che leggere i tuoi approfondimenti e consigli risveglia qualcosa che già sappiamo perchè atavicamente connesso col nostro essere donna, e questo è meraviglioso! Grazie
Grazie Laura! Anna