L’ENDOMETRIOSI NON E’ UNA MALATTIA ORMONALE

L’endometriosi non è come gli altri disturbi mestruali. La sua origine NON è ormonale, come nel caso della sindrome da ovaio policistico, o altri problemi mestruali.

L’endometriosi è influenzata dagli ormoni, e in particolare dall’estrogeno, questo è certo. Tuttavia, l’endometriosi è diversa. E questo ha profonde implicazioni per la sua cura.

È una malattia infiammatoria e forse addirittura del sistema immunitario. I trattamenti per mandare in remissione la malattia e il dolore sono molto simili a quelli che funzionano per altre malattie infiammatorie e autoimmuni.

La medicina convenzionale non si è ancora messa al passo con le nuove ricerche sull’endometriosi e la disfunzione immunitaria. La soppressione del ciclo mestruale (con i contraccettivi ormonali) rimane l’unica risposta standard da parte di molti medici.

La pillola è una cura palliativa del dolore molto efficace, e spesso un “salva-vita” per chi soffre di dolori invalidanti e frequenti. Oltre alla pillola, ci sono strategie a tutto tondo che possono aiutare a gestire meglio la malattia, in attesa di terapie vere e proprie. Purtroppo non funzionano sempre, e non per tutte, ma vorrei che i medici facessero un’opera di informazione migliore. 

 

APPROCCI CHE POTREBBERO FUNZIONARE CONTRO L’ENDOMETRIOSI

Ci sono dei fattori che aumentano il rischio di sviluppare la malattia, a partire dalla predisposizione genetica. Se abbiamo una predisposizione famigliare, è più facile che svilupperemo la malattia. Ma questa non è una condanna, perché talvolta è possibile metterla in remissione, cioè metterla “a tacere”.

ATTENZIONE ALL’INQUINAMENTO

Altri fattori di rischio sono invece detti epigenetici – fattori esterni che influenzano l’espressione dei geni, causando problemi. Su questi abbiamo maggior margine di manovra. Un esempio classico, e molto influente nel caso dell’endometriosi, è l’esposizione a tossine chimiche, ad esempio pesticidi, fertilizzanti, certi tipi di plastiche (largamente usate dall’industria alimentare e cosmetica) e diossine. Scegliere cibo biologico e fresco, di stagione, ed evitare cosmetici e plastiche in genere, potrebbe fare parte della strategia di cura.

MICROBIOMA

Anche il microbioma (i batteri del nostro intestino) ha un ruolo fondamentale, in quanto sede principale del nostro sistema immunitario.

Come riporta Lara Briden, le donne con endometriosi hanno un alto livello di batteri gram-negativi e di tossina batterica LPS (lipopolisaccaridi) nella loro pelvi, i quali hanno dimostrato di promuovere attivamente l’endometriosi. Alcuni ricercatori in prima linea considerano LPS una possibile causa dell’insorgere dell’endometriosi.

In caso di endometriosi, potrebbe essere molto saggio agire sul sistema immunitario, andando a proteggere e potenziare il microbioma. Il microbioma è sensibile non solo a ciò che mangiamo, ma anche quando e con chi, è sensibile al sonno, alla luce naturale e artificiale, alle stagioni e ad altri fattori. La chiave per proteggere il microbioma non è solo la dieta, ma un cambio di stile di vita che non solo potrebbe migliorare i sintomi dell’endometriosi, ma che porterà fuori anche la versione migliore di te.

SONNO

Uno dei fattori più importanti per la salute del microbioma è il sonno. Chi dorme meno di sei ore a notte vede ridursi il sistema immunitario del 40%, e la soglia del dolore è diminuita, cioè si sente più male (Matthew Walker, Why we sleep, Penguin).

È molto importante anche riposare durante il giorno, staccando l’attenzione ogni paio di ore per cinque minuti (ma non attaccandosi al cellulare, o prendendo un caffè) e cercare di riposare una ventina di minuti dopo mangiato, attraverso la meditazione, una passeggiata all’aria aperta ascoltando i suoni della natura (se possibile) o chiudendo gli occhi sdraiate o sedute.

In particolar modo, è importante proteggere il sonno nella ultima fase del ciclo mestruale, la lutea, in quanto il progesterone stimola il sonno. Inoltre, il progesterone ha bisogno del sonno per performare le sue funzioni a puntino. Tra le altre, un progesterone in salute riduce le lesioni endometriali.

Non ne giova solo il sistema immunitario, ma anche le tue capacità cognitive ne escono rafforzate (leggi: destrezza mentale). La frase “chi dorme non piglia pesci” è una sporca bugia, smentita da camionate di studi scientifici.

 

INTEGRATORI

Lara Briden raccomanda inoltre i seguenti trattamenti specifici utili per chi soffre di endometriosi:

  • Elimina i latticini di vacca, il glutine e le uova, partendo dai latticini, e vedi come va. Se non hai benefici, mangiali pure. Il perché è presto detto: questi alimenti possono causare uno stato di infiammazione in certe persone (ma non in tutte). Tuttavia, eliminare di botto degli alimenti così ricchi, potrebbe causarti carenze nutritive. Affidati dunque a una nutrizionista di fiducia ed evita il fai da te
  • Berberina: un alcaloide vegetale, può riparare le pareti intestinali irrobustendo il microbioma intestinale (attenzione, mai prendere senza supervisione medica)
  • N-acetyl cysteina: è un anti-infiammatorio naturale che ha dato buoni risultati in uno studio recente. Su 47 donne trattate, 24 hanno eliminato dolore debilitante, lesioni e infertilità.
  • Turmerice: potentissimo anti-infiammatorio naturale usato anche durante la chemioterapia per attutirne il danno, riduce le lesioni endometriali, ed è sicuro per un uso prolungato.
  • Zinco: anti-infiammatorio e spesso carente nelle persone con endometriosi. Lo zinco riduce il dolore e ripara le pareti intestinali.