Quando tracciamo il ciclo mestruale, una delle domande più frequenti che ricevo è: posso determinare l’ovulazione basandomi sull’osservazione del fluido cervicale? La risposta è no, vediamo il perché.

L’ovulazione può essere determinata solo una volta che è avvenuta, e il  biomarcatore (leggi: il segnale fisiologico osservabile a occhio nudo) è l’innalzamento della temperatura basale, non l’osservazione del fluido cervicale. Prima di entrare nello specifico lasciateci ribadire un concetto chiave: l’ovulazione non si può mai prevedere, e dunque tutti i metodi o le app per telefono che la prevedono vi stanno ingannando (se state cercando di evitare una gravidanza siate avvisate!). Il metodo del calendario, il metodo del ritmo, il metodo della sola temperatura basale, il metodo del solo muco cervicale, e tutte le app che fanno previsioni sul giorno della vostra prossima ovulazione sono inaffidabili e purtroppo rivestono di cattiva fama gli autorevoli metodi  per la consapevolezza della fertilità (FAM in inglese) basati sul metodo sintotermico (ovvero muco+temperatura).

L’ovulazione può essere determinata solo una volta che è avvenuta, e il  biomarcatore è l’innalzamento della temperatura basale, non l’osservazione del fluido cervicale. Tuttavia, se è un figlio quello che cerchi, usare solo la temperatura basale è un grave errore – devi usare il muco per sapere quando avere rapporti penetrativi.

Cos’è la temperatura basale

La temperatura basale (TB) è la temperatura più bassa che il vostro corpo raggiunge, normalmente la notte, durante il sonno.

Nella prima parte del ciclo (fase mestruale e fase follicolare) la vostra TB avrà un valore più o meno stabile (diciamo con uno scarto di + o – 0,1 gradi Celsius)  che chiameremo X. Dopo l’ovulazione e fino alla prossima mestruazione, la vostra TB si alzerà e avrà un valore che chiameremo X + 1 grado Celsius.

In realtà, l’innalzamento della TB è minore di 1 grado Celsius, più spesso si tratta di 0,5-0,8 gradi Celsius, ma qui semplifichiamo per risultare più chiare.

Perché è importante la temperatura basale

La TB ci dice se abbiamo avuto cicli anovulatori (i quali possono provocare, se sostenuti nel tempo, una diminuzione della densità  ossea, e pregiudicare la salute di cuore e seno, tra le altre cose). Ci racconta di quanto lo stress, il sonno e il cibo impattano sul nostro corpo. Se abbiamo carenza di progesterone o addirittura un vero e proprio difetto di fase lutea. Ci rivela lo stato di salute della nostre tiroide, soprattutto in caso di ipotiroidismo. Infine, vi rivela la gravidanza dopo circa 18 giorni dalla fecondazione, permettendo a voi e al vostro ginecologo di valutare con accuratezza l’induzione o meno del parto. Ne parliamo in dettaglio alla fine del post, restate con noi!

Qui sotto vediamo le informazioni salienti per cominciare a tracciarla, ma ricordatevi che queste informazioni non sono a scopo contraccettivo. Non presentatevi alla nostra porta con fiocchi e bebè 🙂

Quando, cosa, come, dove?

Quando: TB si misura appena sveglie, prima di alzarsi, parlare, bere o fare qualsiasi altra cosa (anche le coccole al gatto, per intenderci).

Cosa: Assicuratevi di avere il termometro a portata di mano sul comodino. Il termometro dovrebbe preferibilmente essere apposta per temperatura basale (costo medio, 15 euro). Questo significa che se è digitale, avrà due decimali e dovrà essere accurato a + – 0.1

Se analogico, avrà i numeri ben distanziati tra loro, tipo nonna orba, e non supererà i 38 gradi.

Come: In uno dei seguenti orifizi – bocca (sotto la lingua, tra il frenulo e i denti, bocca chiusa), vagina o retto. Una volta scelto uno, restate con quello per tutto il ciclo. Cercate di posizionare il termometro sempre nella stessa posizione. Ad esempio io lo metto sempre nella parte destra della bocca, sotto la lingua. Se usate il termometro analogico, prendetela per 3 minuti. Quello digitale suona quando ha finito ma voi ignoratelo e continuate per 3 minuti.  La TB va presa sempre alla stessa ora per offrire un riferimento affidabile. Se non è possibile svegliarsi alla stessa ora (in vacanza per esempio), prendetela lo stesso ma segnate l’orario diverso. Se la temperatura è più alta della vostra fluttuazione normale, mettetela tra parentesi e ignoratela. Oppure saltate quel giorno e lasciate la casella vuota. Casella?!? Ci arriviamo.

Dove: Vi sono svariate griglie per tracciare il ciclo su carta. Potete anche usare una app per telefono se vi è  più congeniale (qui vi riportiamo la ricerca scientifica che stila le più affidabili, ma ricordatevi di disabilitare la funzione per prevedere l’ovulazione perché è semplicemente inaffidabile). Se volete usare la carta, potete scaricare e utilizzare  la Tavola Periodica Biomarcatori di Medulla.

 

In realtà è  molto più semplice di quel che sembra! Io sono stata la prima a guardarla con orrore, nel lontano 2013. Nel giro di tre giorni avevo già capito che era innocua, e nel giro di due cicli sono riuscita a compilare tutta la temperatura senza avere incubi. Ma avevo un’insegnante al mio fianco, non ho fatto tutto da sola. Se avete bisogno di aiuto, potete prenotare una sessione online oppure acquistare la dispensa Medulla per la Temperatura Basale nel negozio online.

Copertina Contenuti Pagina 6 - utilizzo temperatura basale Pagina 13 - Premesse Pagina 16 - Come usarla Pagina 18 - Interferenze Pagina 20 - Fattori di disturbo Pagina 30 - Come raccolgo i dati

 

Se volete provarci da sole, siete le benvenute, e potete cominciare a localizzare le diciture “Giorno del ciclo” (il primo giorno di flusso mestruale corrisponde al giorno 1) e subito sotto “Data“, dove metterete il giorno del mese (il mese e l’anno sono in alto). Ogni giorno segnerete con un puntino la temperatura corrispondente e poi unirete i puntini come sulla Settimana Enigmistica. Badate di segnare l’ora abituale del vostro risveglio in alto a sinistra, e se vi svegliate ad un’ora diversa del solito, segnate il nuovo orario scorrendo da sinistra a destra fino a trovare la casella corrispondente al giorno del ciclo/data.

 

Perché sale la temperatura basale

All’ovulazione, il follicolo che contiene l’ovulo pronto per essere fecondato si schiude, rilasciando l’ovulo, che dall’ovaia verrà prelevato dalla tuba uterina e comincerà la sua traversata verso l’utero (che dura circa una settimana). Per un ripasso generale c’è questo breve video esplicativo che è molto bello.

Il follicolo è sbrindellato, morto, kaputt, ma… in meno di 24 ore viene riassemblato e riprogrammato in una ghiandola endocrina (cioè che produce e secerne ormoni) chiamata Corpo Luteo. Non vi è nulla nel corpo umano straordinario quanto il follicolo-corpo luteo, che in così poco tempo resuscita, cambia identità, e diventa operativo.  Il corpo luteo produce progesterone (l’ormone pro-gestazione, ovvero, necessario a sostenere una gravidanza) il quale parla alla vostra tiroide (un’altra ghiandola a forma di farfalla più o meno all’altezza del collo) e le dice di alzare la temperatura del vostro corpo.

All’ovulazione la vostra TB aumenterà gradualmente di circa 0,5-0,8 gradi Celsius, anche se questa cifra varia da donna a donna. Un corpo luteo forte produrrà un innalzamento marcato. Un corpo luteo più deboluccio produrrà un innalzamento minore, ma deve essere di almeno 0,2 gradi Celsius. Ecco perché il doppio decimale, o i numeroni, sono importanti. Stiamo parlando di cambiamenti sottili, ma perfettamente discernibili con un po’ di pratica, senso dell’umorismo, sostegno e pazienza. In genere bastano due o tre cicli per diventare provette e disinvolte.

All’ovulazione, la temperatura basale aumenta gradualmente di circa 0,5-o,8 gradi Celsius, anche se questa cifra varia da donna a donna. L’aumento minimo deve essere di 0,2 gradi Celsius.

La temperatura del corpo si alza perché il corpo luteo serve per costruire il nido, in cui l’ovulo eventualmente fecondato dallo sperma maschile si innesterà. Il nido in questione è naturalmente il nostro utero. E deve essere caldo per essere accogliente.

Questo innalzamento di temperatura deve essere sostenuto nel tempo, minimo 10 caselle, massimo 16 caselle. Ad ogni ciclo tuttavia sarà sempre uguale per ciascuna di noi, ad esempio, per me è sempre 13.

Variazioni sul tema possono aiutarvi ad individuare problemi sottostanti. Vediamo quali.

Il fluido cervicale è diventato super fertile ma la temperatura non si alza

Se avete osservato fluido trasparente, elastico, filante, e avete una sensazione in vagina di lubrificato, bagnato e sdrucciolevole (per capire meglio che cosa intendiamo leggete cosa vi sta comunicando il vostro fluido cervicale o guardatevi i video oppure scrivete una mail a hello@annabuzzoni.com per acquistare la Dispensa sul Muco Cervicale a 25 euro) ma la temperatura non si alza prima della sua scomparsa, potreste non aver ovulato. È possibile che l’ovulazione venga posticipata o soppressa perché il corpo è sotto stress. Fonti di stress possono essere cibo industriale, poco movimento, malattie, viaggi, sport intensi, diete, traumi psicologici, forte stress mentale come per esempio esami, scadenze, colloqui, ecc – ho preparato un video su Youtube proprio sulla relazione stress e progesterone, l’hai visto?

Tuttavia, è possibile che il corpo si stesse già preparando all’ovulazione, e dunque ecco perché il fluido fertile aveva fatto la sua comparsa. Se per qualche ragione l’ovulazione non avviene, il fluido tornerà opaco, cremoso e più scarso, e la temperatura non si alzerà.

Cosa fare? Continuate ad osservare giornalmente fluido e temperatura. È probabile che ovulerete dopo qualche giorno. Il fluido fertile si ripresenterà e la temperatura si alzerà. Se invece non si alza mai, e finisce che avete le mestruazioni senza che la TB non si sia mai alzata, ecco che potete sapere con discreta certezza che avete avuto un ciclo anovulatorio. Ovvero, l’ovulazione non è avvenuta, il corpo luteo dunque non si è formato, e la mestruazione che vedete non è proprio autentica ma è il risultato parziale del vostro ciclo parziale: state eliminando gli strati di endometrio che si erano accumulati durante la fase follicolare del ciclo. In presenza di cicli anovulatori frequenti è opportuno rivolgersi al medico per determinare la causa. Cicli anovulatori sostenuti nel tempo possono portare a scompensi emotivi e cognitivi, e a una perdita di densità ossea o osteoporosi in età avanzata. Naturalmente se non ovulate avrete anche problemi a restare incinta.

La temperatura si alza ma è instabile e non rimane alta per 10-16 giorni, tornando ai valori della fase pre-ovulatoria

Qui il problema potrebbe essere:

  1. un difetto di fase lutea (il corpo luteo è debole)
  2. un progesterone troppo basso
  3. un estrogeno troppo alto

Le cause per questi tre problemi, che spesso viaggiano a braccetto, sono solitamente individuabili e risolvibili nel giro di pochi cicli apportando cambiamenti alla dieta e alla propria routine. Per fare un esempio: se conducete una vita stressante, fatta di diete rigide o sport intenso, molti esami, molte cose fa fare, poco riposo, molta caffeina, molto PC tablet e telefonino, ambienti ostili e relazioni conflittuali, scarsa autostima, ecc. il vostro corpo e la vostra mente sono costantemente innaffiati di abbondante cortisolo, l’ormone dello stress.

Il cortisolo ha la precedenza su tutto, come spiego in questo video, e ci salva dai pericoli di ogni giorno, oltre che svegliarci alla mattina con un bel picco. Hurrà! Peccato che venga costruito con gli stessi mattoncini del progesterone, e che vada ad inceppare i recettori del progesterone presenti sulla superficie (teca) delle cellule. In breve, il cortisolo blocca o pregiudica sia la produzione sia la ricezione del progesterone. Risultato: la temperatura è ballerina, o si abbassa e non ritorna più alta.

Se non avete mai tracciato il ciclo e soffrite di  questo problema, è probabile che siate più famigliari con i seguenti sintomi:

  • vi sentite stanche ma su di giri
  • difficoltà a prendere sonno o a restare addormentate
  • ansia, nervosismo, facilità al pianto, crisi di panico
  • distrazione, scarsa concentrazione
  • pressione sanguigna alta
  • glicemia sballata
  • voglie di zuccheri e carboidrati
  • emicrania e cefalea
  • dolori al seno, soprattutto a ridosso o in concomitanza delle mestruazioni
  • dolori durante le mestruazioni
  • flusso abbondante e di colore scuro
  • perdite marroni durante il ciclo e prima delle mestruazioni
  • gonfiore addominale
  • sindrome premestruale
  • aborti spontanei o infertilità

Cosa fare? Rivolgetevi a un bravo nutrizionista o naturopata per esaminare la vostra dieta abituale e la vostra routine, e capire come nutrire al meglio corpo e mente, per ristabilire l’equilibrio. In genere i risultati sono apprezzabili dopo qualche ciclo, e migliorano la vostra vita a 360 gradi, oltre che riequilibrare il ciclo. Così facendo, vi assicurate una fonte di vitalità, calma e chiarezza da fare invidia a un monaco tibetano (un po’ scarso, il monaco, se prova invidia, ma ci siamo capite). Oppure venite a un laboratorio Medulla per un viaggio profondo nel vostro corpo e nel femminile.

La temperatura nella fase pre-ovulatoria (quando è più bassa) è spesso  inferiore a 36,4 gradi Celsius

Premettiamo che in vagina e nell’ano la temperatura è sempre più alta che in bocca. Tenetene conto. Qui ci riferiamo a un valore di 36,4 gradi Celsius in bocca, sotto la lingua.

In questo caso il nostro corpo ci sta dicendo che forse abbiamo una tiroide pigra, o addirittura, che soffriamo di ipotiroidismo. Se presentate diversi dei seguenti sintomi, rivolgetevi al vostro medico con i vostri tracciati del ciclo e chiedete consiglio:

  • pelle o capelli secchi
  • perdita di capelli
  • unghie che si spezzano
  • mani e piedi freddi, o sensibilità al freddo
  • aumento di peso e difficoltà a perderlo
  • stanchezza
  • depressione, apatia, mancanza di vitalità e interesse per le cose della vita
  • flusso mestruale intenso
  • bassa libido
  • aborti spontanei o infertilità

Cosa fare? Bisogna rivolgersi a un bravo endocrinologo che testi la vostra tiroide. Chiedetegli a che range di valori fa riferimento (serve un po’ di faccia tosta, lo so, ma con serenità e umiltà si compiono rivoluzioni, e si possono fare domande scomode. Ricordatevi: si tratta della vostra salute, non del suo ego). I valori di range per la tiroide sono stati aggiornati e spesso le mie clienti hanno problemi con il loro medico, che per mancanza di tempo o mancanza di inglese fa ancora riferimento a quelli vecchi. Ad esempio, i valori di TSH erano considerati accettabili anche fino a 5-6 mIU/L. Ora sappiamo che i valori ottimali sono 0,3-2,0 mIU/L (fonte: Dr Sara Gottfried, The Hormone Cure, Scribner, New York). Inoltre, è necessario testare anche free T3, free T4 e Reverse T3, in quanto alcuni fattori possono inficiare TSH, ad esempio, l’infiammazione cronica del corpo o dell’intestino.

La temperatura si alza e resta alta per più di 16 giorni

Se la temperatura resta alta per 16 giorni o più, congratulazioni, è molto probabile che siate rimaste incinta! Prima di chiamare in causa lo Spirito Santo (o fargli causa), però, leggetevi il paragrafo che segue.

La temperatura è ballerina, sia prima sia dopo l’ovulazione

Che la temperatura non sia sempre uguale a sé stessa, sia in fase pre-ovulatoria, sia in fase post-ovulatoria, è normale. A patto di variare di pochissimi decimi di grado. Se invece la vostra subisce grandi cambiamenti, è possibile che si stiano verificando le seguenti condizioni:

  1. non la state prendendo in maniera accurata
  2. il termometro è vecchio/difettoso
  3. la prendete ad orari sempre diversi
  4. avete avuto una notte agitata da sogni o incubi, o con risvegli frequenti
  5. avete mangiato pesante
  6. avete un’infiammazione in corso (mal di gola, influenza, raffreddore, ma anche storta alla caviglia, stiramento muscolare, ferita)
  7. siete  intolleranti o allergiche a un alimento mangiato nelle ultime 48 ore
  8. state viaggiando/avete cambiato fuso orario
  9. siete emotivamente o mentalmente sotto pressione

Cosa fare? Se il problema persiste una volta eliminate le cause tecniche (orario, posizione del termometro, infiammazioni e malattie), provate a tenere un diario di tutto ciò che fate, mangiate e bevete durante la giornata, e cercate di far passare tre giorni senza mangiare un dato alimento (il corpo ci mette tre giorni a eliminare tutto). Ad esempio, avete mangiato noccioline il lunedì, non rimangiatele fino al giovedì. Con un po’ di pazienza, diventerà chiaro quali alimenti vi provocano l’infiammazione. Gli alimenti generalmente più infiammanti possono essere: latticini di latte vaccino; zucchero, incluso quello nascosto negli alimenti confezionati, come anche i succhi di frutta; glutine; oli vegetali raffinati; conservanti. La lista è incompleta. Un buon medico o naturopata possono affiancarvi in questa avventura.

Anni fa lo feci anche io. Non posso descrivervi la sensazione provata una volta eliminati gli alimenti nocivi per la mia salute. Anzi sì, i miopi mi capiranno: è stato come indossare gli occhiali della giusta gradazione dopo anni di diottrie obsolete. Buongiorno mondo! Una nuova persona, una nuova lucidità mentale, tutta una nuova energia e un nuovo sonno! Da allora, la TB mi aiuta a tenere monitorato anche l’intestino. Se mi accorgo di temperature sballate, e l’unica causa può essere il cibo, risalgo facilmente ai quei 3-4 alimenti nuovi o  inusuali, e dopo un paio di settimane di prove, riesco generalmente a individuare il colpevole e a sospenderlo per qualche mese, per poi riprovare e vedere.

Per concludere

La TB è una vera chiacchierona, e ci racconta sempre e volentieri che cosa sta succedendo nel nostro corpo. Una sentinella gossippara nostra alleata. Tracciarla e interpretarla richiede sicuramente un po’ di pazienza, umiltà (perché non si finisce mai di imparare, e perché a volte c’è bisogno di aiuto per l’interpretazione) e senso dell’umorismo (affinché sia fonte di conoscenza e non un ulteriore stress) ma ci può ampiamente ripagare dello sforzo iniziale. Parola di Medullara!

 

Bibliografia

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Gottfried S., 2013, The Hormone Cure, Scribner, New York

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Maltesers NFP Arbeitsgruppe 

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Prior JC, 2014, Journal of Restorative Medicine, Progesterone Within Ovulatory Menstrual Cycles Needed for Cardiovascular Protection: An Evidence-Based Hypothesis, Vol. 3, 85-103.

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